3.2. Variabili e funzioni

Ora che si sa che ogni istruzione Scheme va racchiusa tra parentesi e che il nome della funzione/operatore viene per primo si deve conoscere come creare ed usale le variabili e come creare ed invocare le funzioni. Si inizia con le variabili.

3.2.1. Dichiarare le variabili

Anche se ci sono un paio di metodi diversi per dichiarare le variabili, il metodo preferito è quello di utilizzare il costrutto let*. Se si conoscono altri linguaggi di programmazione si noterà che questo costrutto equivale alla dichiarazione di una lista di variabili locali e di un intervallo di visibilità in cui esse sono utilizzabili. Ad esempio per dichiarare due variabili, a e b, inizializzate rispettivamente a 1 e 2 si scrive:

        (let*
           (
              (a 1)
              (b 2)
           )
           (+ a b)
        )
      

oppure su una sola linea

(let* ( (a 1) (b 2) ) (+ a b) )
[Nota] Nota

Se si sta utilizzando la finestra della console è necessario mettere tutto ciò su una singola riga. In generale tuttavia si potrebbe voler adottare una forma di indentazione per rendere i propri script più leggibili. Si approfondirà quest'argomento nel capitolo dedicato agli spazi bianchi.

Questo dichiara due variabili, a e b, le inizializza poi stampa la somma delle due variabili.

3.2.2. Cos'è una variabile locale?

Si noterà che l'addizione (+ a b) è stata scritta all'interno delle parentesi dell'espressione let* e non dopo di essa.

Ciò perché l'istruzione let* definisce un'area nello script in cui le variabili dichiarate sono utilizzabili; se si digita l'istruzione (+ a b) dopo l'istruzione (let* ...) si ottiene un errore poiché le variabili dichiarate sono valide unicamente nel contesto dell'istruzione let*, sono quelle che i programmatori chiamano variabili locali.

3.2.3. La sintassi generale di let*

La forma generale dell'istruzione let* è:

        (let* ( variabili )
          espressioni )
      

dove variabili sono dichiarate all'interno delle parentesi, per esempio (a 2), e nelle espressioni vi può essere una qualsiasi espressione valida in Scheme. Si ricordi che le variabili qui dichiarate sono valide solo all'interno dell'istruzione let*, dato che sono variabili locali.

3.2.4. Spazi bianchi

Si è menzionato precedentemente che si può utilizzare l'indentazione per rendere più chiari ed organizzare meglio i propri script. È una buona pratica da adottare e non crea problemi in Scheme -- gli spazi bianchi sono ignorati dall'interprete Scheme -- può quindi essere adottata per organizzare il codice all'interno di uno script. Tuttavia se si lavora nella finestra della console di Script-fu si deve immettere una intera espressione su un unica linea; cioè tutto ciò che sta tra la parentesi iniziale e finale di una espressione, nella finestra della console di Script-Fu deve stare su un'unica riga.

3.2.5. Assegnare un nuovo valore ad una variabile

Una volta che si è inizializzata una variabile, può essere necessario doverne cambiare il valore più avanti nello script. In tal caso si usi l'istruzione set! per cambiare il valore della variabile:

        (let* ( (theNum 10) ) (set! theNum (+ theNum theNum)) )
      

Si indovini cosa fa l'istruzione riportata sopra poi la si immetta nella finestra della console Script-Fu.

3.2.6. Funzioni

Ora che si è appreso l'uso delle variabili si proceda con le funzioni. Le funzioni si dichiarano con la seguente sintassi:

        (define 
           (
              nome
              elenco parametri 
           )
           espressioni 
        )
      

dove name è il nome assegnato alla funzione, param-list è una lista di parametri separati da spazi e expressions è una serie di espressioni che la funzione esegue quando viene chiamata. Ad esempio:

(define (AddXY inX inY) (+ inX inY) )

AddXY è il nome della funzione e inX e inY sono le variabili. Questa funzione prende i suoi due parametri e li somma.

Se si è programmato in altri linguaggi imperativi (come C/C++, Java, Pascal, ecc.), si può notare come manchino un paio di cose a questa definizione di funzione rispetto agli altri linguaggi di programmazione.

  • Per prima cosa si noti che i parametri non hanno un «tipo» (non si devono dichiarare come stringhe o interi, ecc.). Scheme è un linguaggio non tipizzato. Questo risulta più comodo e permette una scrittura veloce degli script.

  • Secondo, si noti che non ci si deve preoccupare di «restituire» il risultato della funzione -- l'ultima istruzione è il valore «restituito» al chiamante della funzione. Si immetta la funzione nella console e poi si provi qualcosa del tipo:

    (AddXY (AddXY 5 6) 4)